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Frontalieri, la nuova tassa sulla salute è legge: la rivolta dei sindacati e la petizione

"Verificheremo la legittimità della norma"

La tassa sulla sanità per i vecchi frontalieri è legge, prosegue però la battaglia dei sindacati di categoria. “Verificheremo la legittimità della norma introdotta dalla Legge di Bilancio e convocheremo assemblee dei lavoratori”, dichiarano in una nota congiunta Giuseppe Augurussa, Marco Contessa e Pancrazio Raimonto, rispettivamente responsabili nazionali per i frontalieri di CGIL, CISL e UIL che chiedono anche “la convocazione immediata del tavolo interministeriale sul lavoro frontalieri”. 

Inoltre su Charge.org è stata lanciata una petizione che ha già raccolto oltre 5.500 firme e che spiega bene il punti di vista dei lavoratori: 

"Si tratta di un prelievo forzato che colpisce solo una parte di cittadini, quelli che vivono e lavorano nelle zone di frontiera.

Le zone interessate sono quelle sulla fascia di confine. Svizzera e Italia condividono quasi 800km di frontiera. Le Regioni italiane confinanti con la Svizzera sono Valle d'Aosta, Lombardia, Piemonte e Trentino / Alto Adige e contribuiscono complessivamente a circa il 40% degli scambi con la Confederazione.

I frontalieri pagano già la sanità con le trattenute d'imposta alla fonte e i relativi ristorni che vanno ai comuni di frontiera. Questa tassa aggiuntiva non fa altro che aggravare ulteriormente il loro carico fiscale senza permettere invece di detrarre dalle imposte le spese mediche che vengono sostenute.

Inoltre, l'idea di aumentare gli stipendi ai medici nelle aree confinanti non risolverà il problema della carenza di personale specializzato in queste zone, ma renderà semplicemente più attrattivo il lavoro in queste strutture a discapito delle strutture in paesi distanti dal confine.

Chiediamo quindi l'annullamento della legge sulla tassa per la sanità dei frontalieri. Non si può continuare a penalizzare questi cittadini con misure fiscali ingiuste e discriminatorie. Facciamo sentire le nostre voci! Firmate questa petizione".

Le reazioni politiche, Orsenigo: "Il governo fa cassa sulla pelle dei frontalieri"

"Tra tassa sanitaria e frazione di giorno, il Governo Meloni fa di tutto per fare cassa sulla pelle dei frontalieri e la Lega tradisce chi ogni giorno si sposta in Svizzera per guadagnarsi da vivere. È una chiara guerra al frontalierato. Regione Lombardia deve scegliere da che parte stare: o con i lavoratori lombardi, a tutela dei loro diritti, o contro di loro, con chi pensa solo a nuovi balzelli” attacca il consigliere regionale comasco del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, segretario della Commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine; Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera, commentando i recenti sviluppi sulla fiscalità dei frontalieri.

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