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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Filippo Andreani nella cinquina finale delle Targhe Tenco

Il secondo tempo, il nuovo lavoro del cantautore comasco, è candidato come migliore "Album assoluto"

Svelati oggi i finalisti delle Targhe Tenco 2018, il maggior riconoscimento assegnato dal 1984 ai migliori dischi italiani di canzone d’autore usciti nel corso dell’anno trascorso. Artisti e progetti discografici trasversali nei generi e votati dalla più ampia giuria in Italia composta da giornalisti musicali ed esperti di musica. Le sezioni quest’anno sono sei: 4 riservate ai cantautori (canzone singola, disco in assoluto, disco in dialetto, opera prima), 1 riservata a interpreti di canzoni non proprie e 1 riservata agli album collettivi a progetto, ovvero compilation di vari interpreti costruite su un tema esplicito e dichiarato in grado di unire tutte le canzoni. 

In questa prima fase la giuria ha votato i finalisti delle sei sezioni, di cui il dettaglio di seguito in ordine alfabetico. Le sezioni Disco in assoluto Canzone singola contengono più nomination in conseguenza agli ex aequo, contro le tradizionali cinque delle altre categorie. I primi giorni di luglio, dopo una seconda votazione, verrà proclamato il vincitore di ogni sezione.

Per la categoria "Disco in assoluto" spicca il nome di Filippo Andreani - già in finale nel 2015 per il titolo di miglior canzone con Gigi Meroni - con l'album Il secondo tempo. A contendergli questo ambitissimo premio ci saranno Alessio Bonomo (La musica non esiste); Ermal Meta (Non abbiamo armi); Mirkoeilcane (Secondo me); Motta (Vivere o morire); The Zen Circus (Il fuoco in una stanza).

Con questo disco Filippo Andreani segna un punto di svolta decisivo per la sua carriera. Mai come prima, infatti, il cantautore comasco dà fondo alle sue capacità liriche e musicali, oltre alla sua passione smisurata per quel calcio popolato da eroi d’altre stagioni che ritroviamo in molte delle canzoni presenti nell’album, realizzando quello che oggi potremmo definire un piccolo miracolo di equilibrio poetico. Prodotto insieme a Guido Guglielminetti, bassista,  produttore artistico e collaboratore storico  di Francesco De Gregori, il disco è un’opera sospesa nel tempo. Rigoroso quanto leggero, nel senso più musicale che è possibile attribuire a questi due termini, l’album è stato anticipato da 500 copie in vinile, distribuite e subito esaurite in piccoli negozi di dischi. Il lavoro è arricchito dalla presenza di ospiti illustri come Valerio Mastandrea, voce dell’intro iniziale Il Primo Non Esiste, dal leader di Assalti Frontali, Militant A, che impreziosisce con il suo flow la splendida Ninin, dalla voce dialettale di Eugy dei Bull Brigade ne Il Cielo di Superga, anche corista – insieme alla leggendaria punk band romana Klaxon  presente in Come se Nulla Fosse

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