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Vaccino Covid, la Moratti: «In Lombardia agli 80enni dal 24 febbraio»

Con il vaccino AstraZeneca saranno anticipati i vaccini a insegnanti e forze dell'ordine

La fase due della somministrazione dei vaccini anti Covid, in Lombardia, inizierà dopo il 23 febbraio 2021, giorno in cui sarà conclusa la prima fase, in cui i vaccini sono destinati agli operatori sanitari, agli ospiti delle Rsa e ai lavoratori non sanitari di Ats e ospedali. Lo ha reso noto Letizia Moratti, assessore al welfare in Regione, nella mattinata di martedì 2 febbraio, intervenendo in consiglio regionale. Gli ultra 80enni e i soggetti fragili, dunque, inzieranno a ricevere le dosi di vaccino a fine febbraio.

Vaccini anticipati anche agli insegnanti 

Gli ulra 80enni in Lombardia sono 700 mila. Potranno prenotarsi attraverso i medici di base, anche se si sta organizzando un sistema a chiamata. E l'arrivo del vaccino di AstraZeneca, indicato dall'Aifa per chi ha tra i 18 e i 55 anni ma ora anche per gli over 55 in buona salute. porta la Lombardia a partire con la fase tre in contemporanea con la fase due: quindi verrà anticipato il calendario vaccinale per il personale scolastico in presenza e per gli operatori dei servizi essenziali, come le forze dell'ordine, gli addetti alla giustizia e il personale del trasporto pubblico locale.

La Moratti ha anche detto che la campagna vaccinale verrà gestita da un gruppo ristretto di persone: lei stessa insieme al governatore Attilio Fontana, all'assessore alla protezione civile Pietro Foroni e all'ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, appena "chiamato" dalla Moratti dopo essere stato, in primavera, responsabile della realizzazione dell'ospedale Covid in Fiera a Milano.

Infine, per avviare la nuova fase di vaccinazione verrà attivata una capillare attività informativa ai cittadini. Secondo quanto riferito dalla Moratti, entro una settimana saranno forniti i dettagli delle procedure di adesione e prenotazione, entro due settimane sarà attivo l’accesso al portale dedicato per le fasce interessate". 

Sulla fase uno dei vaccini anti Covid in Lombardia, è dei giorni scorsi una polemica tra Fondazione Gimbe e la Regione. La prima aveva rilevato, sulla base dei dati disponibili sul sito del Ministero della Salute, che il 51% dei vaccini era stato fino ad allora somministrato a personale non sanitario, la Regione aveva replicato che la percentuale corretta era del 21,1%.

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