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Coronavirus

Fase 2, dal 4 maggio sarà quasi tutto come prima

Spostamenti all'interno della stessa regione solo per lavoro e visite ai familiari ma sempre con autocertificazione

Ci si aspettava qualche concessione in più ma soprattutto qualche spiegazione scientifica che desse sostegno a dei provvedimenti che rimangono draconiani. Tutto è calibrato intorno alla ripartenza dell'industria ritenuta strategica ma per i cittadini pochissime concessione oltre quella di andare a lavorare laddove consentito, solo qualche corsetta o camminata per sgranchirsi le gambe. Poche parole per la scuola e per i bambini con l'orizzonte di una quarantena sempre più vicina a raggiungere i 3 mesi. Le aperture di bar, ristoranti e negozi rimandata molto probabilmente addirittura a giugno. Oltretutto per muoversi occorrererà ancora l'autocertificazione, quinto modello della stagione coronavirus. Tutto questo mentre oggi a due passi da Como il Ticino riparte. Il nuovo dpcm 26 aprile 2020 entrerà in vigore dal 4 maggio in tutta Italia.

Tutto le nuove regole dal 4 maggio

  • fino al 18 maggio sono confermate le misure di distanziamento, per questo saranno mantenute le "comprovate ragioni di spostamento" per muoversi all'interno della regione in cui ci si trova. Sarà permesso rientrare al proprio domicilio o residenza alle persone che erano rimaste bloccate all’inizio della quarantena.
  • rispetto alle limitazioni agli spostamenti, un allentamento è previsto solo per consentire le visite ai familiari. Gli spostamenti, saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; 
  • confermate le misure sul distanziamento sociale e sulle limitazioni agli spostamenti per cui resta anche l'autocertificazione;
  • resta il divieto di spostamento tra Regioni, tali spostamenti saranno consentiti solo per "motivi di salute, lavoro e urgenze" e per il rientro presso la propria abitazione (residenza, ndr);
  • obbligatorio l'isolamento domiciliare per chi manifesta febbre (37,5 gradi) e sintomi respiratori;
  • confermato il divieto di assembramento in luoghi pubblici e privati: non saranno consentiti party pubblici o privati;
  • riaperte ville e giardini pubblici, ma dovranno essere mantenute le distanze di sicurezza (i singoli comuni potranno evenutalmente chiudere le zone in cui non sarà possibile mantenere la vigilanza per il mantenimento del distanziamento sociale);
  • le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l'accesso contingentato;
  • attività sportive e motorie consentite a livello individuale anche lontano dalla propria abitazione, ma con l'obbligo di mantenere la distanza di due metri. Per gli allenamenti collettivi si dovrà attendere il 18 maggio;
  • consentiti gli allenamenti di atleti professionisti e dilettanti, ma a porte chiuse;
  • consentite le cerimonie funebri, ma alla funzione sarà consentita la presenza al massimo di 15 congiunti. Dopo le vibranti  polemiche della Cei il Governo ha annunciato che si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza;
  • consentite l'attività di ristorazione con asporto, e non solo di consegna come finora. Tuttavia dovranno essere rispettate le distanze: pertanto sarà consentito l'accesso di una sola persona per volta all'interno del locale: occorrerà mettersi in fila, entrare uno alla volta e il cibo si potrà consumare solo a casa;
  • riapre il settore della manifattura e dell'edilizia, così come tutto il commercio all'ingrosso funzionale ai due settori;
  • potranno riaprire solo le aziende che rispetteranno il protocollo di sicurezza che prescrive l'obbligo di mascherine e distanziamento sociale. Come si legge nella bozza del nuovo dpcm le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020.

Maggiori concessioni arriveranno nelle settimane a seguire se non si avranno nuove esplosioni di contagio in Italia. Per il 18 maggio è in programma la riapertura del commercio al dettaglio. Così come riapriranno musei, mostre e biblioteche. Il 1 giugno è la data in cui il governo pensa di poter dare il via libera per la riapertura di bar, ristoranti, ma anche di barbieri, parrucchieri, centri estetici e servizi di cura della persona. 

Si tratta, come si vede, di un piano di progressivo allentamento del lockdown da confermare anche in base all'andamento della curva epidemica. Confermata l'ipotesi di rimandare la riapertura delle scuole a settembre, il Governo punta a consentire l'esame di maturità in presenza. "Troppo rischioso riaprire gli istituti scolastici" ha spiegato il premier Conte che ha reso noto che gli esperti epidemiologi temono una seconda ondata nelle prossime settimane.


Il testo del Dpcm 26 aprile 2020

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