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Coronavirus e influenza: come distinguere i sintomi

Ecco alcuni accorgimenti che, in certi casi, possono aiutare a capire con quale malattia si ha a che fare

Riaprono le scuole, seppur in ordine sparso nelle regioni italiane, e la stagione influenzale autunnale è ormai alle porte. "Come si distingue l'influenza dal coronavirus e quando sospettare del Covid-19?", è uno dei dubbi più diffusi soprattutto tra i genitori. Tra difficoltà respiratorie, mal di gola, febbre e tosse, i sintomi principali delle due malattie sono piuttosto simili. Ecco perché nella maggior parte dei casi solo un tampone può dire se si tratta di coronavirus, dando una diagnosi certa.

Esistono tuttavia alcuni accorgimenti che possono aiutare a capire con quale malattia si ha a che fare. Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale Buzzi di Milano, ha spiegato al Corriere della Sera che se un bambino presenta solo il raffreddore, non accompagnato da sintomi come disturbi gastrointestinali e congiuntivite, "possiamo essere abbastanza certi di essere di fronte a un classico caso di raffreddamento stagionale".

Insomma, in linea generale se lo stesso sintomo si presenta singolarmente è più probabile che sia associato al classico malanno di stagione. Quando invece al raffreddore si aggiungono febbre superiore ai 37,5 gradi e altri sintomi come vomito e diarrea la situazione cambia. Il dottor Zuccotti spiega che in questo caso è giusto sospettare del coronavirus.

Coronavirus e influenza: come distinguere i sintomi (e quelli da non sottovalutare)

Ci sono dei sintomi da non sottovalutare, come ad esempio la perdita improvvisa di gusto e olfatto (sintomo tipico del Covid-19). Un sintomo del genere, però, non va confuso con la difficoltà a sentire gli odori e i sapori dovuta alla congestione nasale. In quest’ultimo caso è ancora possibile distinguere tra il dolce e l’amaro, per esempio, mentre chi soffre di Covid-19 e sviluppa il sintomo non sente alcuna differenza tra un cibo e l’altro. "Si tratta però di sintomi soggettivi ed è difficile farseli raccontare da bambini con meno di sei anni", ha spiegato Zuccotti.

La tosse è un sintomo da non sottovalutare. Nel caso dell’infezione da coronavirus è secca e insistente. "Durante l’inverno, oltre all’influenza circola anche il virus respiratorio sinciziale (RSV), in grado di infettare l’apparato respiratorio e di provocare bronchiti asmatiformi e bronchioliti con la tosse stizzosa come sintomo e sarà quindi necessaria una diagnosi differenziale. Molte volte però queste forme non danno febbre", ha sottolineato l’esperto.

In generale, i genitori devono sospettare un’infezione di Covid-19 quando notano dei sintomi insoliti e non legati a condizioni come l’asma o le forme allergiche. Queste ultime, ricorda il pediatra, sono accompagnate da febbre solo in rari casi. 

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