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Coronavirus, che cosa cambia con la nuova mini-stretta da oggi a mercoledì

Fontana: "Siamo certi che il 25 marzo il governo assumerà misure davvero efficaci e decisive nella lotta contro il virus"

La situazione, sopratttutto in Lombardia, se fa sempre più drammatica e nella serata di ieri sono arrivati nuovi priovvedimenti, ma non saranno gli ultimi.  Sulla stretta decisa dal Governo è subito intervenuto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: "Valuto questa ordinanza un provvedimento per accentuare le misure di distanziamento e renderle omogenee sull'interno territorio nazionale, soprattutto per evitare che il weekend diventi un'occasione di svago. Alla scadenza del dcpm - il 25 marzo - siamo certi che il governo assumerà misure davvero efficaci e decisive nella lotta contro il virus. La Lombardia si aspetta questo per uscire dal tunnel". 

Per adesso il governo ha deciso di non limitare ulteriormente l'attività degli uffici, in attesa delle nuove decisioni che dovranno essere prese la prossima settimana. Il 25 marzo scade infatti il decreto del presidente del Consiglio che aveva imposto il giro di vite più pesante: certa una proroga, anche oltre il 3 aprile. Ma sulla durata e l'entità delle eventuali nuove ulteriori misure si deciderà nei prossimi giorni in base ai nuovi dati sul contagio. Con la speranza che i dati dei nuovi contagi inizino a rallentare.

Coronavirus, che cosa cambia da oggi: nuova mini-stretta

Ecco elencate tutte le misure stabilite nell'ordinanza e che avranno validità fino al 25 marzo:

- È vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;

- Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;

- Sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali;

- Restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;

- Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

Coronavirus, nessuna limitazione per gli orari dei supermercati

Restano inalterati gli orari dei supermercati e dei negozi di generi alimentari.  C'era l'ipotesi di limitare gli orari dei supermercati nel weekend, almeno nei centri commerciali (alcune Regioni si sono mosse autonomamente in tal senso).

"E' garanzia di sicurezza e tutela per tutti, le lavoratrici e i lavoratori come i cittadini. Evitare gli affollamenti nei luoghi di vendita dei prodotti alimentari deve essere un vero e proprio diktat, e questo può accadere solo se le presenze si possono diluire e scaglionare. Nessun bisogno di file dinanzi ai supermercati, come pure è accaduto, per timore di chiusure inaspettate. Un senso importante di normalità, in tanta straordinarietà, che può aiutare anche ad impedire lo spreco, acquistando più cibo di quanto poi si potrà consumare". Così il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova.

"E' importante, l'apertura regolare e non contingentata dei punti vendita dei prodotti alimentari, perché tutela maggiormente i lavoratori della filiera alimentare e viene incontro alle esigenze di tutti i lavoratori e lavoratrici, quelli della sanità come quelli dei servizi pubblici essenziali come chiunque stia continuando a lavorare anche in queste difficili settimane".

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