rotate-mobile
Coronavirus

Da Como a Zanzibar: la mia quarantena sull'isola delle spezie, diviso dalla mia famiglia

Vi avevamo già parlato di questa coppia di comaschi, ecco come si sta evolvendo la storia

Avevamo già parlato, su Qui Como, della storia di Rebecca e Giacomo, che dal comasco, vicino ad Inverigo per la precisione, si sono trasferiti a Zanzibar. Ma cosa è successo dopo l'arrivo (imprevisto) del Covid-19? Purtroppo nessuno dei due poteva immaginarsi questa deviazione che ha, chiaramente, cambiato il corso dei loro sogni. Per puro caso, Rebecca al momento dell'inizio della pandemia in Europa, si trovava in Italia e quindi ha deciso di non ripartire: «Avrei potuto prendere uno degli ultimi voli disponibili, ma non mi sembrava responsabile: in Africa non c'erano ancora casi conclamati di coronavirus, in Tanzania nemmeno uno: parliamo dei primi di marzo. Tornare a Zanzibar significava mettere a rischio la mia salute e quella del mio compagno». 

Dall'altro lato, in una video-chiamata, abbiamo Giacomo che, come si vede in foto, è rimasto a Zanzibar: «Ho fatto anche io lo stesso ragionamento: cosa torno in Italia a fare? Quindi, in accordo con Rebecca, sono rimasto qui..».

Certamente entrambi non potevano immaginare che dal 7 marzo sarebbe cominciato il lockdown in Lombardia e che verso la fine dello stesso mese, anche in Tanzania sarebbero stati applicati protocolli di contenimento del Covid-19. 

Protocollo ebola

«Anche se qui la situazione sembra sotto controllo, è stato applicato, da quello che ho capito, il protocollo ebola: specie nelle zone turistiche, dove c'era più presenza di europei. Anche qui si fa la fila al supermercato, non in tutti, ma in molti. Anche tra noi italiani stiamo molto attenti e seguiamo quelle che sono le direttive sia del luogo che quelle italiane (lavarsi spesso le mani, stare a distanza, ecc...)...».

Certamente ora il problema di questa coppia di comaschi, che ha investito tempo e denaro per crearsi un'attività a Zanzibar, sembra essere più legata al settore turistico: si riprenderà? La gente viaggerà ancora?

«È tutto sospeso, come in una bolla- dice Rebecca- io qui a Como, lui a Zanzibar. I lavori fermi, i voli non ci sono, anche volendo, adesso, non potrei raggiungerlo. È stato tutto stravolto, in pochi giorni abbiamo cercato di capire cosa fosse meglio fare e di certo uno di noi doveva rimanere in Africa a salvaguardare i nostri investimenti ed interessi. Noi qui siamo chiusi in casa, Giacomo, se pur con restrizioni, ha la libertà che è data dalla natura incontaminata e dal mare. Va a pesca tutti i giorni, vive in una casa sulla spiaggia. Anche se ora sta cominciando la stagione delle piogge, mi sembra si stia meglio lì che qui, con il sole e 26° ssenza la possibilità di uscire...». Un sogno congelato, quindi, sospeso tra le nuvole, nei notiziari, tra video-chiamate e lontanze, indecisioni e paura. Il consolato italiano è molto presente a Zanzibar: in aiuto per i rimpatri, i visti scaduti e tutte le informazioni necessarie. 

La quarantena a Zanzibar si passa bene, se si ama il mare e la natura. Ma il futuro, quello, fa paura da ogni prospettiva: da Como a Zanzibar poco cambia...

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Como a Zanzibar: la mia quarantena sull'isola delle spezie, diviso dalla mia famiglia

QuiComo è in caricamento