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Turismo: Como e Lecco insieme per promuovere il lago, le nuove strategie condivise

Lo scorso anno numeri da record e crescita costante, ripartire sarà difficile ma non impossibile, molto dipenderà dalle decisioni circa le frontiere europee delle prossime settimane

Parola d'ordine: fare sistema. La Camera di Commercio di Como e Lecco ha allestito una sorta di cabina di regia unica, per promuovere il turismo sul lago formata dalle Province e dei Comuni capoluogo di Como e di Lecco e dal Consorzio del centro lago.

Una squadra che dovrà valorizzre il territorio non solo per i suoi lidi e le sponde del lago, ma anche per ciò che concerne le tradizioni enogastronomiche, culturali e tutto l'immenso patrimonio che offre questa zona d'Italia. Una strategia condivisa, che cercherà di conivolgere anche i privati e gli enti locali, con l'organizzazione di tavoli di lavoro e confronti. L'ultima volta che Como e Lecco si erano "unite" sotto la stessa bandiera per promuovere il turismo sul lago, è stata nel 2015 durante l'Expo. La cabina di regia interprovinciale avrà quindi lo scopo di promuovere insieme i due "rami del lago di Como". 

Se l'iniziativa, proposta pochi giorni fa e già convalidata, di certo sarà utile a rimettere insieme i pezzi del settore più colpito di tutti, quello del turismo, non si può evitare di volgere lo sguardo ad un passato neanche troppo lontano: lo scorso anno il turismo sul lago di Como, in entrambi i capoluoghi, ha registrato numeri favolosi ed era in costante crescita. 

Le migliori cose da fare sul lago: gli inglesi ci pensano

Consideriamo che, quando parliamo di turismo ci riferiamo anche a quel settore rivolto ad eventi stagionali (come matrimoni, cerimonie varie) che da sempre sono un grande introito per le attività del lago. Da dove ripartire? Difficile dirlo. Si pensa a una promozione del territorio anche nei confronti degli italiani stessi, alla rivalutazione di percorsi culturali e gite anche solo di una giornata come la Lake Como Poetry way, suggerita dal Telegraph tra le migliori cose da fare sul lago di Como. Gli inglesi, insomma, ci pensano e scirvono del nostro lago: ma potranno tornarci? Come? 

Le grandi catene alberghiere sono pronte alla riapertura, ma si domandano: per chi apriremo? Troppe le incognite, i dubbi, e le incertezze del settore. 

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