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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Via Milano

Coronavirus, clienti in calo nei ristoranti cinesi: "Nessuna psicosi, solo cautela"

Una mattinata in via Milano e dintorni per sentire l'opinione di commercianti e passanti

A Como, per il momento, nessun reale allarmismo per il coronavirus, nonostante i casi di infezione riscontrati in tutto il mondo (aggiornamento di stamattina 30 gennaio 2020) siano 7.700 e 170 le vittime acclarate. Solo meno di 100 infezioni sono state accertate fuori dal terrirorio cinese. 

A Como i casi segnalati al Sant'Anna ( i due bambini ricoverati al rientro da un viaggio da Pechino, dove il padre lavora) si sono rivelati un falso allarme ed è infatti arrivato il commento rassicurante dell'assessore al Welfare Giulio Gallera che ha dichiarato con certezza che in provincia di Como non esiste nessun caso di Coronavirus.

Calo di clienti nei ristoranti cinesi

Oggi, per sentire come stanno reagendo i comaschi e se hanno paura di questa infezione, siamo andati in zona Via Milano ed abbiamo intervistato alcuni negozianti e dei semplici passanti. Sembrerebbe, in generale, che nessuno si senta in pericolo per questa epidemia mondiale. I negozi di parrucchieri e estetiste "made in cina" sono pieni come sempre, e nessuno pare aver cambiato le proprie abitudini. C'è chi addirittura si sente: "..infastidito dai titoli allarmistici di alcuni giornali".

Ristorante asiatico in via Milano Bassa

«Sono i media a spaventarci, dice F. C., incontrato proprio in via Milano in prossimità di una parrucchiere cinese, qui la vita continua come sempre, ci spaventiamo solo quando accendiamo la tv o leggiamo i giornali». 

Uno dei responsabili del ritorante Pechino, ci racconta anche come vanno gli affari dopo l'annuncio del Coronavirus: «Indubbiamente subito dopo la notizia, circa una settimana fa, abbiamo avuto un calo di presenze nel nostro ristorante, ma già in questi giorni, piano piano, tutto sta tornando alla normalità. Oltretutto ci tengo a dire che almeno noi del ristorante Pechino facciamo la spesa alla Metro e quindi utilizziamo prodotti italiani al 100% e non ci riforniamo negli alimentari cinesi». 

Tutto tranquillo quindi, anche in questa zona piena di negozi stranieri. Un'unica eccezione da parte di una signora, che vuole rimanere anonima, ma che ci confida: «No, non ho paura anche se, per sicurezza, magari per i prossimi 15 giorni dalla sarta cinese non ci vado più...ma solo per sicurezza». 

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