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Domenica, 28 Aprile 2024
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Conservatorio di Como, presentata la nuova stagione

Tutto il programma, debutto il 26 novembre

La presentazione della stagione del Conservatorio di Como 2022/23, che concretizza il progetto d’istituto proposto dai docenti, avviene per la prima volta in parallelo all’inizio delle lezioni e pertanto prima del concerto di inaugurazione dell’anno accademico che avverrà il 26 novembre 2022 con l’attesa esibizione dell’Orchestra Barocca presso la Casa del Fascio (Palazzo Terragni) con le Quattro stagioni di A. Vivaldi. “unannoinmusica23” è il coronamento di un intenso triennio di produzione che va a completare le innovazioni intraprese nei due anni precedenti, iniziate con i festeggiamenti del 25° anniversario del Conservatorio. Innovazioni di apertura e disponibilità a essere a servizio dei e nei luoghi simbolo della città e del territorio, a collaborare in sinergia e condivisione d’intenti con le istituzioni pubbliche (amministrazioni comunali di Como e di San Fermo) e di produzione (Teatro Sociale).

"La programmazione e il disegno culturale che stanno alla base del triennio - afferma  il direttore Vittorio Zago - e pertanto anche di “unannoinmusica23”, è quello di esportare oltre le mura della sede di via Cadorna, e di infondere nella cittadinanza, la consapevolezza, la felicità e l’orgoglio di disporre del Conservatorio e di essere Conservatorio di Como. Di divulgare e condividere quel senso di appartenenza che è il filo conduttore dell’organizzazione didattica e di produzione, ma non solo, che anima l’interno del nostro istituto. Per questo motivo progetti di ampio respiro come le orchestre, gli ensemble e le formazioni corali o la produzione lirica de “La Rondine” di G. Puccini nella stagione del Teatro Sociale – produzione interamente curata dal Conservatorio nella sua versione di allestimento scenico, compresa la regia, grazie alla partecipazione della Filarmonica e del dipartimento di Canto – o il prossimo Concerto di Natale presso il Duomo il 13 dicembre, sono prova tangibile delle capacità espressive e organizzative dell’istituto, ma anche la manifestazione di una collettività culturale/musicale che si muove all’unisono, insegnando e infondendo nei giovani studenti questa operatività e attrattiva del lavorare in gruppo. Consegnando loro un messaggio educativo che quel senso di appartenenza si concretizza nella coscienza che il bene dell’Istituzione si pone al di sopra del singolo; bene istituzionale che in modo consequenziale è a giovamento dei singoli studenti. Ringrazio i docenti, tutto il personale tecnico amministrativo, i miei stretti collaboratori – il Vicedirettore Mo Caterina Calderoni, il referente della didattica Domenico Innominato e i delegati alla Produzione maestri Isabella Longo e Luca Moretti – e la nuova PR del Conservatorio Sofia Vinci per aver reso tutto questo possibile; la nuova presidente Anna Veronelli per la sua capacità di immedesimarsi con rapidità nei nostri obiettivi. Ma soprattutto ringrazio gli studenti che scelgono e animano il Conservatorio di Como: senza di loro ogni nostro impegno non potrebbe avere segno concreto. Perché non dimentichiamolo i nostri concerti sono totalmente pensati per e realizzati da loro!.

conservatorio como veronelli vinci zago-2

"Tra gli obiettivi di un'istituzione che si occupa di didattica e di produzione artistica - afferma Sofia Vinci - vi è sempre anche quello di catturare l’attenzione, stupire e, perché no, divertire. Così anche il Conservatorio di Musica di Como opera mettendo in campo la creatività che lo contraddistingue: le immagini associate alla musica con collegamenti innovativi, inattesi e imprevedibili. Basandosi sul principio affermato dalle neuroscienze che la noia inibisce i processi di apprendimento, al contrario ciò che diverte, per quanto possa risultare bizzarro, resta nella memoria più a lungo. Questo il percorso che il Conservatorio ha intrapreso con il restyling del sito, la nuova grafica e il nuovo simbolo della stagione, la coccinella. Nella sua semplicità e immediatezza, risulta ricca di senso e significato. In un’epoca difficile come quella che attraversiamo è portatrice di una speranza forse infantile, ma per questo pura come l’immaginario di un bambino. Spesso dall’alto dei nostri studi dimentichiamo l’estatica sorpresa di quei fortunati che ancora riescono a vivere l’ascolto della musica con la spontaneità di un fanciullo. Come nella mente di un bambino al serio si intervalla la massima naturalezza, il gioco e lo scherzo; basti pensare al piccolo Mozart che nelle sue lettere ai familiari riusciva a passare dal culmine della riflessione sull’opera musicale al registro più scherzoso sui fatti quotidiani; e i comportamenti più originali che osservava nei suoi viaggi in Italia e che spesso colpivano la sua fantasia di bambino.

"Noi - aggiunge Vinci - quest’anno cercheremo di innovare il nostro approccio con altrettanta mirabile fantasia e “unannoinmusica23” promette molto. La stagione si apre a novembre con circa trentacinque appuntamenti, e una trentina di incontri tra masterclass e seminari. La produzione offre un’ampia proposta per repertorio e per tipologie di formazioni: dai gruppi cameristici ai recital solistici abbracciando nella sua interezza il repertorio dal rinascimento fino al novecento e alla musica elettronica. Ricca anche l’esperienza delle ampie formazioni quali la Filarmonica, l’Orchestra Barocca e l’Orchestra di strumenti a fiato. L’Orchestra Barocca inaugura l’anno accademico con “Le quattro stagioni di Vivaldi”, in dicembre la musica da camera con i quartetti e quintetto di Boccherini, seguirà l’appuntamento natalizio con il coro e gli ottoni. Nel mese di febbraio ascolteremo l’Ensemble di violoncelli con un programma di trascrizioni, Lo “Stabat Mater” di Pergolesi. In marzo si parte con il pianoforte a quattro mani, I Gregorianisti cantano in Duomo, sotto il titolo “Laetare Jerusalem”. In aprile una delle date più importanti, esemplificative del lavoro di squadra del nostro Conservatorio: “La Rondine” di Giacomo Puccini che andrà in scena al Teatro Sociale di Como, interamente realizzato dagli studenti, il 14 aprile".

"Seguono le Vibrazioni dell’ensemble di percussioni - conclude Vinci - con due appuntamenti ad aprile e a maggio. Molto ricco maggio, il più sostanzioso di tutti i mesi, come è giusto che sia, visto che le produzioni testimoniano il raccolto di attività didattiche: si spazia dall’ensemble di flauti ai Mottetti di Monteverdi, dall’Orchestra di Fiati all’oboe nel jazz, dal duo violoncello e pianoforte al coro di Francis Poulenc. Per concludere in giugno, con la “Petite Messe” di Rossini, l'Orchestra di sassofoni e l’Ensemble di ottoni. Troppo lungo, e troppo qualificato, è l’elenco degli ospiti di masterclass e seminari: citarli tutti impossibile, citarne alcuni ingiusto. Li teniamo dunque in cordata, ricordando che si è partiti con il grande pianista Roberto Plano, il violinista Francesco Micheli, Tommaso Lonquich nella masterclass di musica da camera, il Quartetto Noûs, il fagottista Gabriele Screpis, il pianista Giovanni Bellucci, il violoncellista Sandro Laffranchini: tutti docenti esemplari, che insieme agli altri testimoniano quanto sia importante insegnare, anche solo per pochi giorni, nella nicchia di alto livello e prestigio del Conservatorio di Como"- 

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