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Como, l'ippocastano secolare del parcheggio è morto

Nella primavera del 1990 fu simbolo ecologista della città

Propio mentre infuria la battaglia sui parcheggi di viale Varese, siamo costretti a documentare la morte dell'ippocastano rosa, una pianta con oltre due secoli di storia, simbolo ecologista della città di Como. Nella primavera del 1990 fu al centro di una mobilitazione per salvarla dal progetto di un autosilo, tutt'ora operante, che ne prevedeva l'abbattimento.

Ippocastano Como Parcheggio

Per salvare l'ippocastano da una prematura fine vennero raccolte quasi 10 mila firme; nel maggio dello stesso anno centinaia di manifestanti invasero Palazzo Cernezzi tanto costringere l'allora sindaco Angelo Meda a lasciare il Comune scortato dagli agenti di polizia. Alla fine, Mario Del Franco, procuratore della Repubblica, impose la sospensione dell’abbattimento. A distanza di 28 anni, e dopo che l'assessore Bella ha annunciato che si sta pensando a una struttura metallica per ricoprire l’attuale posteggio dell'ippocastano, così da aggiungere un centinaio di posti auto in più, l'albero si è arreso all'inquinamento e al tempo. Solo un ramo sembra ancora in vita ma tutti gli altri sono secchi e senza foglie; la corteccia del tronco principale è già staccata a dimostrare l'ineluttabile destino di una pianta che ha fatto la storia di Como. Sarà ora il caso ora di intervenire per evitare un crollo imprrovviso dell'ippocastano in una zona dove è stato costruito un passaggio pedonale.
Nel giugno del 2009, un'altra pianta fu al centro di un'infuocata battaglia in città. Anche se il cedro di piazza Verdi, abbattutto nottetempo, fu sacrificato con la buona ragione di eliminare le auto in favore di una nuova area pedonale, restituendo nel contempo lo splendore della facciata del Teatro Sociale. 

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