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Coronavirus, la vita al limite dei clochard che a casa non possono stare: estesi orari dei dormitori a Como

Le modifiche ai servizi Caritas in città, in aiuto dei senzatetto

In questo periodo storico, segnato dal coronavirus, ci viene chiesta essenzialmente una cosa: di restare a casa e limitare i nostri spostamenti il più possibile. Molti di noi si lamentano, altri addirittura non seguono le disposizioni. Ma cosa fareste se non aveste una casa e se foste in mezzo alla strada? La vita dei senzatetto della città è al limite. Per questo la Caritas Diocesiana di Como oggi, 16 marzo 2020, ha inviato un comunicato, che riportiamo per intero, per cercare di aiutare anche queste persone meno fortunate. 

«In questo momento di emergenza che tutti stiamo vivendo ci troviamo nella difficile condizione di dover tenere insieme due esigenze: da una parte il senso di responsabilità nei confronti della collettività e il dovere di rispettare i decreti delle autorità ci spingono a limitare il più possibile gli spostamenti e prendere tutte le precauzioni possibili per proteggere la salute delle persone; dall’altro non possiamo però dimenticare quanti, già prima dell’emergenza, vivevano situazioni di fragilità e rischiano di essere ulteriormente colpiti da questa situazione. Pensiamo ai più poveri, in particolare ai senza tetto, che non possono tener fede all’impegno #stateacasa perché purtroppo non hanno una dimora.

Abbiamo cercato di farlo, fin dai primi giorni dell’emergenza, adeguando i nostri servizi, che non si sono mai fermati, e l’attività di volontari e operatori Caritas. Nei giorni scorsi si sono rese necessarie ulteriori misure e in particolare, di concerto con il Comune di Como e grazie a un dialogo intenso con il sindaco Mario Landriscina e l’assessore Elena Negretti, è stata presa la decisione di estendere gli orari di apertura dei dormitori presenti sul territorio del comune di Como.
Questo per permettere alle persone, anche a fronte della chiusura dei Centri diurni avvenuta nei giorni scorsi, di avere un luogo dove poter stare.
Le modifiche - entrate in vigore da lunedì 16 marzo - possono essere riassunte come segue:

- Dormitorio comunale di via Napoleona (gestito dalla Fondazione Caritas): apertura dalle 17.00 (anziché dalle 20.00) fino alle 11.00 (anziché alle 8.00).

- Dormitorio di via Sirtori denominato “Emergenza Freddo” (gestito dalla rete Vicini di Strada): apertura dalle 17.00 (anziché dalle 20.00) fino alle 11.00 (anziché alle 8.00).

- Dormitorio dei Comboniani di Rebbio (gestito dalla Fondazione Caritas in collaborazione con la parrocchia di Rebbio): apertura dalle 17.00 (anziché dalle 20.00) fino alle 11.00 (anziché alle 8.00).

- Tensostruttura di via Sirtori (gestita dalla Fondazione Caritas con la collaborazione di Como Accoglie): apertura dalle 17.00 (anziché dalle 20.00) fino alle 11.00 (anziché alle 8.00).

Questo corrisponde a un’estensione del servizio di sei ore, passando da 12 a 18 ore al giorno. Sempre a tutela degli ospiti e della collettività si è inoltre deciso di ridurre il più possibile il contributo – seppur preziosissimo – offerto dai volontari che, pur nell’emergenza, hanno sempre mostrato la disponibilità di dare una mano. Per farlo la Fondazione Caritas sta provvedendo all’assunzione temporanea di nuovi operatori.

In particolare per i dormitori legati al “Piano Freddo” – via Sirtori e Tensostruttura – si conferma, seppur ridotta, la preziosa collaborazione dei volontari di “Como Accoglie” e di “Vicini di Strada” la rete degli enti e delle associazioni perla grave marginalità.

Gli altri servizi

Si comunica inoltre che la distribuzione dei pasti continua a essere fornita tramite sacchetti, così da limitare il più possibile assembramenti e contatti ravvicinati tra persone.

Il servizio Porta Aperta di coordinamento dei servizi cittadini legati alla grave marginalità è attivo ma solo via telefono e per urgenze al numero 031267010 (lo sportello è chiuso al pubblico).

Il Centro di Ascolto Caritas di Como – chiuso al pubblico – è contattabile telefonando ai seguenti numeri 0313370222 – 3714658609 (anche via whatsapp) nei consueti orari: lunedì dalle 15.00 alle 18.00; mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 21.00.
Le misure introdotte resteranno tali fino a nuova comunicazione. Da parte della Caritas un grazie sentito a quanti si stanno impegnando per far fronte a questa situazione certamente difficile».

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