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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Autunno super hot: le foglie non cadono e le zanzare continuano a pungere

Nel comasco, pioggia permettendo, il weekend di Ognissanti perfetto per funghi e castagne

Il weekend appena trascorso, quello del 27 ottobre, che tanto è piaciuto a chi voleva godersi le bellezze del Lago di Como, ha rappresentato invece l'ennesimo campanello d'allarme fra gli agricoltori. Questo autunno che stenta a partire ha fatto sì che non si realizzasse l’auspicato fall foliage, ovvero la caduta delle foglie gialle e rosse, che proprio a partire dalla seconda metà di ottobre, complice pioggia e vento che sarebbe lecito aspettarsi, dovrebbero abbandonare gli alberi per cadere sul terreno.

Ma perché il ritardo di questo fenomeno è così preoccupante per l'agricoltura? Forse non tutti sanno che proprio attaccate alle foglie degli alberi restano le larve di alcuni insetti particolarmente fastidiosi per la vegetazione, di cui si nutrono, e anche per l’uomo, come le mosche e le zanzare. Considerando poi che questo autunno si classifica fra i 10 più caldi dal 1800 - secondo Coldiretti – ecco creato un ambiente climatico perfetto per la proliferazione di cimici e co.

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Qualcuno potrebbero rispondere che almeno il problema è finito, visto che guardando fuori dalla finestra oggi è chiaro che il tempo ha cominciato a volvere verso scenari più autunnali. Ma questo è vero solo in parte, perché in realtà nonostante la nuvolosità le temperature restano ancora gradevoli, con massime che oggi, 29 ottobre, sono destinate nel comasco a toccare i 19 gradi. E anche la pioggia che si prevede per il ponte di Ognissanti potrebbe limitarsi a qualche leggero fenomeno, senza la grande quantità d'acqua che di solito si realizza in queste settimane.

In più, fa sapere Coldiretti Como, oltre a bloccare la normale caduta autunnale delle foglie, queste temperature rischiano addirittura di allungare la fase vegetativa delle piante, facendo ripartire la fioritura, in una sorta di seconda primavera. Ma l'abbassamento delle temperature che inevitabilmente ci sarà nelle prossime settimane, porterebbe comunque questi nuovi germogli a cadere. Risultato, l'orologio stagionale delle nostre piante potrebbe andare in tilt.

Si sa bene che a volte ottobre è pazzerello (al pari del suo cugino primaverile, marzo), e chi di noi ha qualche autunno alle spalle, avrà già sicuramente provato la cosiddetta ottobrata, cioè un clima mite, quasi, appunto, primaverile. Ma, fa sapere Coldiretti, il problema è che quest'anno l’ottobrata, che nei decenni passati era un'eccezione all'interno di un’annata tradizionale, si va a inserire in un contesto già provato e impazzito dal punto di vista climatico, con spesso tendenze a eventi estremi, come le precipitazioni intense e brevi, il gelo, le trombe d’aria, le grandinate e poi di contro la siccità e il caldo record.

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Chi di sicuro ha invece giovato di questa stagione così particolare sono coloro che si dedicano alla raccolta di funghi e di castagne nell'area lariana, che anche lo scorso fine settimana è stata teatro di un’affluenza record di persone che venivano nei boschi con questo scopo, anche arrivando da lontano, e che hanno, nella maggior parte dei casi, lasciato il territorio con un ricco bottino. Se le precipitazioni lo consentiranno, anche il prossimo weekend, quello di Ognissanti, potrebbe essere un’ottima occasione per darsi alla raccolta dei tipici frutti dell’autunno.

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