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La Lega davanti alla Cgil: "Scandaloso dare cellulare ai clandestini". La replica: "Maroni si dissoci"

C'era anche Elena Lattuada, segretaria generale della Cgil Lombardia, questa mattina nella sede comasca del sindacato, in via Italia Libera. Lattuada ha voluto essere al fianco dei colleghi comaschi ai quali la Lega Nord di Como ha riservato un...

C'era anche Elena Lattuada, segretaria generale della Cgil Lombardia, questa mattina nella sede comasca del sindacato, in via Italia Libera. Lattuada ha voluto essere al fianco dei colleghi comaschi ai quali la Lega Nord di Como ha riservato un presidio di protesta per manifestare contro l'appello lanciato dal sindacato per raccogliere telefoni cellulari per i migranti.

L'onorevole Nicola Molteni e la segretaria cittadina del Carroccio, Alessandra Locatelli, hanno manifestato dalle 9.30 di questa mattina insieme ad altri militanti leghisti esibendo un manifesto in cui si leggeva "noi non distribuiamo cellulari ai clandestini ma ascoltiamo i cittadini". Molteni ha voluto evidenziare come solo un piccolissimo numero dei migranti accolti in territorio comasco abbia visto riconosciuto lo status di profugo "mentre tutti gli altri sono clandestini". Sarebbero solo 24 i profughi in terra lariana secondo quanto comunicato da Molteni, mentre "complessivamente i 1900 immigrati accolti costano circa 23 milioni di euro. Praticamente paghiamo 1 milione di euro all'anno per ogni profugo".

La replica della Cgil non si è fatta attendere. "Riteniamo inaccettabile che una forza politica che governa questa Regione - hanno dichiarato il segretario generale di Como Giacomo Licata e quello regionale Elena Lattuada - protesti davanti a una sede della CGIL, peraltro a una settimana di distanza da un altro grave episodio organizzato da Forza Nuova. Chiediamo al presidente Maroni, al quale riconosciamo la titolarità di governo della Regione, di prendere le distanze da tali iniziative, proprio in ragione del fatto che, oltre a essere la CGIL un interlocutore rappresentativo ai molti tavoli di confronto, la stessa CGIL collabora e si è messa a disposizione delle istituzioni locali, Comune e Prefettura, per sostenere le iniziative d'integrazione e accoglienza".

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