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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il Comune: "No a nuovi parcheggi per auto e moto in convalle, portano solo traffico"

Non poteva ovviamente mancare un corposo capitolo dedicato al tema dei parcheggi e della sosta in genere nei documenti del Nuovo piano del traffico di Como, che tra qualche settimana approderà in consiglio comunale. E ed esattamente come per...

Non poteva ovviamente mancare un corposo capitolo dedicato al tema dei parcheggi e della sosta in genere nei documenti del Nuovo piano del traffico di Como, che tra qualche settimana approderà in consiglio comunale. E ed esattamente come per l'addio al girone e la riduzione del traffico sul lungolago, anche questo aspetto riserva qualche sorpresa non da poco.

traffico-posteggi-2mag15-6Ma questa volta di natura più "politica" che tecnica, perché nel documento messo a punto dall'ufficio Mobilità di Palazzo Cernezzi si legge testualmente questa missione di fondo: "Per quanto riguarda le quantità complessive di offerta di sosta pubblica, stimata in meno di 10.000 stalli per l’intera Convalle, è riconosciuto lo stato di squilibrio strutturale rispetto alla domanda potenziale composta da residenti, pendolari e city user. Il Piano Urbano del Traffico, per gli obiettivi e vincoli specifici a cui lo strumento è soggetto, non può perseguire un incremento sostanziale dell’offerta di sosta pubblica in Convalle per i seguenti motivi: l’aumento dell’offerta di sosta comporta inevitabilmente un incremento del traffico veicolare in accesso alla Convalle e ciò non è coerente con le altre strategie di Piano e si scontra con i vincoli fisici di capacità viaria, già attualmente in situazione di congestione".

"Di conseguenza - proseguono le carte - sarebbero aggravate tutte le condizioni strettamente connesse a tali aumenti di traffico e cioè l’incidentalità stradale, le emissioni nocive, le emissioni sonore, ecc; la proposta di realizzazione di nuove infrastrutture di ampia capacità ad esempio parcheggi interrati o in struttura non rientrano nei limiti economici e temporali propri del PGTU". Insomma, il concetto è chiarissimo: in Convalle il Comune non intende realizzare alcun nuovo parcheggio perché, a dispetto delle croniche lamentele per l'assenza di stalli, questo significherebbe soltanto far aumentare il traffico nelle aree in questione.

Posteggi in piazza Roma a ComoTutto questo solo con alcune ipotetiche deroghe, ossia: "Nuovi parcheggi fuori strada riservati ai residenti nelle zone di maggiore criticità per la sosta notturna; nuove aree di sosta o parcheggi in struttura sostitutivi di sosta lungo strada, eliminati per realizzare nuovi spazi per la ciclabilità, pedonalità, corsie riservate Bus e più in generale per i sistemi di mobilità sostenibile o per migliorare le condizioni di circolazione e sicurezza stradale; nuova offerta di sosta legata a nuovi piani insediativi/commerciali/produttivi dimensionata in modo congruente alla domanda di sosta generata dai nuovi insediamenti e compatibilmente con le capacità della viabilità accesso".

E le moto, che se non altro per il singolo pasticcio di via Rubini sono diventate tema caldissimo? Nessuna ondata di nuovi stalli in vista nemmeno per le due ruote: "La diversione modale non dovrebbe favorire gli spostamenti in motocicletta che non hanno indicatori unitari di impatto ambientale e di sicurezza stradale migliorativi rispetti a quelli dell’automobile; per questo in generale il Piano non prevede un incremento degli stalli di sosta per motocicli in Convalle, anche se attualmente già

sottodimensionati". Chiarita senza possibilità di equivoco la strategia complessiva dell'amministrazione, una riorganizzazione del sistema della sosta è comunque previsto. "Per quanto riguarda la sosta pubblica, su strada o in struttura, e la sua regolazione e tariffazione, il Piano propone due tipi di strategie - si legge nei documenti - Una prima strategia riguarda l’efficienza interna del sistema della sosta, cioè come utilizzare al meglio l’offerta esistente riducendo gli squilibri domanda/offerta e le sperequazioni fra le diverse componenti di domanda (residenti, pendolari, operativi); una secondo strategia riconosce il ruolo della sosta come fattore strategico di regolazione della domanda e di possibile riequilibrio modale a favore dei modi di trasporto sostenibili, e tende a manovrare tale sistema in questa logica". "Nel primo tipo di strategia (“efficienza interna”) - si legge ancora - si assume come sostanzialmente invarianti le quantità di offerta per zona (assumendo come non risolubile nel breve periodo lo squilibrio strutturale, in Convalle, fra domanda e offerta) e i livelli tariffari medi, senza l’opzione di utilizzo della leva tariffaria per regolare le quantità complessive di domanda. In questa strategia i possibili interventi riguardano la rimodulazione della struttura tariffaria – a parità, come detto, dei livelli tariffari medi - con i seguenti obiettivi: o ridurre gli squilibri di occupazione, ove si registrano ambiti di sosta totalmente saturati in prossimità di ambiti/strutture sottoutilizzate o creare una migliore progressività delle tariffe mano a mano che ci si avvicina alle zone più attrattive, o favorire un maggiore turnover nelle aree più attrattive, in modo da garantire una quota di stalli disponibili anche per gli automobilisti che arrivano a metà o tarda mattina, o rendere più semplice e leggibile per l’utenza la struttura tariffari ". A titolo di esempio di questa strategia "si rileva l’opportunità di ridefinire le tariffe del parcheggio di via Auguadri ottimizzando tempi e costi in relazione alle differenti funzioni urbane che il parcheggio è chiamato a servire (Tribunale, mercato, servizi del Centro Storico...), e bilanciare il numero di stalli riservati agli abbonamenti rispetto a quelli destinati alla rotazione breve, aumentando la disponibilità di questi ultimi". Al paragrafo intitolato "La sosta come fattore strategico di regolazione della mobilità" si lasciano infine aperte le opzioni che riguardano: "La modifica delle quantità complessive di offerta di sosta pubblica; l’incentivazione dell’interscambio auto/tpl per alcuni parcheggi in struttura; la manovra sui livelli tariffari medi e l’estensione delle aree di sosta soggette a tariffa; ponderazione degli stalli sosta per le moto in modo da non incentivarne ulteriormente l’utilizzo rispetto a

forme più sostenibili e sicure di mobilità".

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