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Cronaca

Spunta il super Cantone Como-Lecco-Varese. Maroni: "Ritorno al futuro? Non ho obiezioni"

E se la polemica comasca sulla prossima Area Vasta producesse alla fine un'area vastissima, ben al di là delle singole unioni Como-Lecco o Como-Varese? Il dubbio, o forse la prospettiva, ha trovato nuova forza anche stamane dalla visita del...

E se la polemica comasca sulla prossima Area Vasta producesse alla fine un'area vastissima, ben al di là delle singole unioni Como-Lecco o Como-Varese? Il dubbio, o forse la prospettiva, ha trovato nuova forza anche stamane dalla visita del presidente della Regione, Roberto Maroni, al Tavolo per la competitività per l'occasione riunito al Polo scientifico-tecnologico di Lomazzo. Un momento di incontro tra il mondo politico, imprenditoriale e associativo lariano e il numero uno di Palazzo Lombardia che potrebbe aver fissato un punto nuovo nel caldissimo tema del ridisegno politico-amministrativo dei territori quando le Province saranno definitivamente sparite (il prossimo autunno, se il referendum nazionale confermasse le riforme costituzionali varate da governo e Parlamento).

Al di là del malcontento comasco per lo schema di riforma regionale che ipotizza la Lombardia divisa in 8 Cantoni e vedrebbe Como essenzialmente unita a Varese e non a Lecco come invece si chiede a gran voce sul Lario (oltre ad alcuni "spicchi" di Lago destinati all'area di Sondrio) in queste ore sembra prendere piede un'opzione-bis ben più corposa: un unico grande Cantone che riunisca tutti i 3 territori in questione, cioè Como, Lecco e Varese, con la nascita di un gigante politico e forse ancor più economico con pochi o nessun eguale in Italia. Su questa prospettiva - che dovrebbe comunque ottenere il via libera da Roma ma che, nel caso, potrebbe persino produrre un ridisegno delle nuove Ats in campo sanitaria - si è espresso Maroni al termine del Tavolo e dopo la visita al Polo scientifico.

"Io ho sempre detto che è stato iniziato un confronto che finirà a giugno, per sentire i territori e vedere che proposte ci sono - ha affermato Maroni - Poi è stata montata una polemica senza senso su Como, ma noi siamo partiti da un documento di lavoro che è quello delle 8 Ats (Agenzia di tutela della salute, ndr) dicendo chiaramente che se andava bene sarebbe stato tutto ok, altrimenti ne avremmo ridefinito i contenuti. Il 25 aprile faremo una prima sintesi nella sede della Provincia a Como, poi la seconda tappa sarà a giugno quando faremo la sintesi di tutti i territori. Questo ho ribadito oggi e c'è stato pieno consenso". Sul tema comunque molto sentito dei confini dei futuri Cantoni, il governatore ha affermato che "mi auguro che queste polemiche finiscano, anche se non mi danno alcuna preoccupazione. Oltre ai confini dei nuovi Cantoni bisogna individuare le competenze, inoltre l'obiettivo è eliminare tutti gli enti intermedi trasferendo le competenze o ai Comuni o alle unioni dei Comuni o al Cantone o alla Regione per diminuire i costi e semplificare la vita ai cittadini. I confini, che sono linee sulla carta, sono l'ultima delle mie preoccupazioni. Soltanto in Lombardia ci sono 23 Comunità Montane, io voglio eliminarle trasferendo le competenze".

Sull'ipotesi che rispetto al dibattito andato in scena finora e limitato in gran parte al dualismo Como-con-Lecco o Como-con-Varese, Maroni ha affermato che "già nel 1859 Urbano Rattazzi disegnò l'allora provincia di Como, Varese e Lecco: ritorno al futuro? Io non ho obiezioni. Siamo partiti da una proposta di lavoro e tutti gli attacchi che ho subito sono stati una perdita di tempo inutile. Un ridisegno anche delle Ats? Le Agenzie sono sperimentali e a giugno faremo la verifica per vedere se così come sono state disegnate funzionano o no, ma l'obiettivo è creare aree più omogenee possibili. Un unico Cantone che corrisponda alle Ats, alle Aler, alle Agenzie di trasporto, a un'unica prefettura e a unica Camera di Commercio, anche se queste ultime due non dipendono dalla Regione, sarebbe l'optimum, infatti ho inviato tutti al tavolo regionale. Ripeto: il compito è arrivare a aree più omogenee possibili e poi farò la sintesi, visto che è il mio compito".

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